Shoah, Cattelan per la Memoria

Oggi è il Giorno della Memoria. Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche arrivarono nel lager di Auschwitz, liberandone i pochi superstiti. nel mondo della cultura sono tanti gli artisti che si mobilitano per non far dimenticare l’Olocausto. Tra questi c’è Maurizio Cattelan.

Gli incassi della sua mostra che si è tenuta in autunno a Palazzo Reale a Milano sono stati consegnati alla Fondazione Memoriale della Shoah e serviranno per realizzare un museo della Memoria al binario 21 della Stazione Centrale, da dove tantissimi deportati partirono per i campi di concentramento.

“Ho voluto destinare risorse di una mostra di arte contemporanea a favore di un’altra arte non meno importante e non meno discussa: quella della memoria, del ricordare come strategia di pace – ha commentato l’assessore alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory – In una società come la nostra, in cui spesso i giovani vengono accusati di accidia e indifferenza, sono proprio loro, invece, i nostri interlocutori, quelli a cui affidare le chiavi di un museo che parla di storia”.

Allo stesso scopo il Comune ha deciso di devolvere gli incassi del 27 gennaio prossimo, Giornata della Memoria, del Museo del Castello Sforzesco e del Museo del Risorgimento.

Gesti concreti. Per non dimenticare.

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Se questo è un uomo

“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.”

(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976, p.1)

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