Milano, mostra di Ōki Izumi alla Galleria Nobili

Un’interessante mostra che gli appassionati di Oriente non possono perdere è Vitrum, allestita fino al 24 dicembre presso la galleria Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili, in via Marsala 4 a Milano. Protagonista è Ōki Izumi, artista nipponica, ma residente in Italia, che crea le proprie opere assemblando vetri industriali.

I visitatori della mostra, a cura di Matteo Galbiati e con il Patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano, potranno ammirare un nucleo recente di lavori dell’artista, alcuni delle quali realizzato per l’occasione. La ricerca di Ōki Izumi offre un esempio tangibile della sintesi che nell’arte si può avere dall’incontro e dalla relazione tra l’esperienza e la sensibilità dell’Oriente e dell’Occidente.

In Ōki l’osservazione trans-culturale si pone come base per una ricca integrazione e scambio di reciproche contaminazioni. La scelta di un materiale minimale e di moderno utilizzo come il vetro per le sue opere, non le ha impedito di concentrare, infatti, la sua formazione universitaria sulla letteratura e la storia antica del Giappone, segno del forte attaccamento verso il suo Paese d’origine e la sua millenaria storia.

 Questa scrupolosa analisi le ha dato il mezzo per una comprensione più profonda della propria cultura per poi prendere una necessaria, quanto sofferta distanza dalle tradizioni del suo Paese. Il suo lavoro di artista nasce proprio da queste premesse: la bellezza formale del primo impatto lascia dischiudere dalle opere, tutte strutturate nel vetro, una poetica che si fa estremamente ricca di contenuti nel principio di partecipazione di
culture diverse alla radice del suo senso.

Ōki non pensa però ad oggetti; le sue restano pure sculture, vere e proprie opere e mai diventano ingredienti compendiari dell’architettura o del design. Lo studio preliminare attento e scrupoloso è una premessa indispensabile al suo lavoro: ogni scultura si compone di una stratificazione e accumulazione di lastre di vetro che creano forme libere nella leggerezza visivamente eterea che questa sostanza suggerisce. Forme che sembrano muoversi, crescere, allungarsi e dilitarsi nello spazio, lievi e delicate, pur saldandosi con forza all’emotività del luogo, del tempo e delle circostanze della loro conoscenza e visione.

La poetica di Ōki Izumi esprime con la trasparenza il potenziale annullamento dell’universo fisico e la rielaborazione di quello meta-fisico rintracciato dalla luce che si palesa nel vetro. La purezza ricreata dall’insieme degli elementi consegue il suo desiderio di scambievole condivisone di una varietà ammissibile di esperienze contaminanti le une per le altre.

L’essenza orientale della sua arte s’intreccia con le esperienze della tradizione artistica e culturale occidentale in una desiderosa attuazione di un generale superamento di quei confini e quei preconcetti culturali che hanno separato le esperienze umane. Il linguaggio dell’arte, per Ōki Izumi può farsi davvero universale, sommando e unendo, pur rispettandole, le più differenti, e apparentemente inconciliabili, tradizioni.

Per maggiori informazioni:

PARAVENTI GIAPPONESI – GALLERIA NOBILI
Via Marsala 4 20121 Milano Telefono +39026551681
Lunedì 15.30-19.00 – Martedì-Sabato 11.00-19.00
www.paraventigiapponesi.it

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